Vuoi visitare le eolie in modo unico? Odette è la tua risposta. E sai perché?
Perché Odette significa amica del mare, ma è
anche il nome di un cigno in un nota fiaba, e non poteva chiamarsi altrimenti,
perché proprio come un cigno, è elegante e leggera sull’acqua!
La nostra forza? Il capitano Andrea! Eoliano Doc, saprà trasferirti il suo
amore per le isole e ti porterà nei luoghi più belli debitamente superselezionati per te per vivere da protagonisti
tutto lo spettacolo e la magia di queste terre.
Ti stupirai di fronte a grotte mozzafiato e tramonti da brivido,
nuoterai in acque paradisiache, grazie
ai racconti e aneddoti del capitano potrai immergerti nella cultura e nelle
tradizioni locali per essere eoliano
per un giorno e seguendo i suoi consigli
gustare i migliori cibi tipici! E perché no? Accetta un sorso della
nostra pregiata Malvasia: il vino locale che accenderà di allegria la tua esperienza con noi.
Ma perché proprio noi? Una piccola barca versatile come la nostra ti
garantisce di vedere da vicino le più belle insenature, permette un ambiente
più intimo e divertente per grandi e piccini e quel che è meglio, consente una
gita tranquilla con orari più flessibili senza la frenesia che già domina la
vita di tutti i giorni.
Unico problema? Non vorrai più
tornare a casa!
Eccola qua la vera protagonista indiscussa delle nostre gite!
Arrivato a Marina Corta non potrai non notare la nostra Odette: unica nel suo genere, un gozzo
dal design elegante, dalle linee curve e arrotondate che le permettono di
navigare morbida e leggera sull’acqua, e dalle dimensioni perfette per
esplorare anche le grotte più inaccessibili. L’andatura dolce e silenziosa ti
permetterà di goderti con calma e a pieno tutte le emozioni la nostra gita
saprà regalarti.
Lunghezza barca 9 mt
posti 8/10
velocità max 10 nodi
Marina corta è il luogo di
partenza per tutte le nostre gite ed è una vera bomboniera sul mare, fantastica
e vivace a tutte le ore.
Luogo di ristoro per gli abitanti dell’isola, di gioco per i bambini
che, scalzi e senza pensieri, trascorrono qui la loro infanzia più bella e
luogo di sosta per i gabbiani. Qui è dove, con un pò di fortuna, potrete incontrare i
pescatori che intrecciano le reti e vi mostrano il pescato fresco del giorno.
Conoscerete i personaggi più caratteristici dell’isola che si riposano
all’ombra di un bar e fare le più belle foto al tramonto.
La vostra Odette vi aspetta qui a Marina Corta,
ogni giorno di prima mattina per farvi trascorrere le vacanze più belle di
sempre
Keats
Lipari, chiamata Meligunis dai greci per il clima
temperato, è la più grande dell’arcipelago.
Un’isola vulcanica i cui paesaggi hanno i colori della pomice e
dell’ossidiana, le ricchezze naturali dell’isola. Il capitano Andrea durante la
navigazione potrà raccontarvi come questi materiali vengano utilizzati e siano
ancora oggi una grande risorsa.
Lipari, l’isola delle grotte, l’isola dove la natura ha dato forme
stravaganti alle rocce, e con l’aiuto del nostro capitano potrete scorgere
l’immagine di un leone o perfino il cappello di un papa, ascoltare una storia
per ogni più bizzarro angolo di questo luogo incantevole. L’isola delle piccole
insenature naturali dove sostare
godendone i piaceri in modo intimo cullati dal rumore del mare,
l’isola dove vivere l’esperienza da
sogno di nuotare nelle acque cristalline riflesse dai fondali di pomice.
Salina, l’isola più verde, deve il
suo nome all’antica produzione del sale, indispensabile per conservare pesce e
capperi. E proprio il cappero rappresenta una grande risorsa per l’isola.
Ma Salina è anche l’isola della
Malvasia per eccellenza, l’isola delle due colline vulcaniche gemelle e l’isola
che ha affascinato nel profondo il maestro Troisi, al punto da farne lo scenario di uno dei suoi capolavori, “Il
Postino”.
A Salina potrete scegliere di
sostare nel piccolo borgo di Santa Marina ammirando le sue incantevoli
viuzze e rimanendo senza fiato quando, dietro “il Perciato”, spunterà di fronte a voi la baia
di Pollara, un anfiteatro naturale a strapiombo sul mare di inimitabile
bellezza.
E tante altre cose, come la visita
al piccolo villaggio di pescatori di Lingua, dove non potrete lasciarvi
sfuggire la passeggiata verso il faro e i cibi più buoni e tipici dell’isola.
Il nostro capitano potrà guidare il vostro palato sulla strada migliore.
Per i più innamorati, alla ricerca di un momento magico ed esclusivo,
proponiamo una gita all’insegna dell’amore. Perché le Eolie sono amore, l’amore
è nell’aria che si respira, nella cordialità delle persone, nei paesaggi
mozzafiato, nei cibi così deliziosi, nei tramonti surreali, nelle onde del mare
che richiamano delfini giocherelloni e gabbiani viaggiatori. Eolie, amore e
emozione sono una parola sola e con questa gita potrai vivere tutto questo e
molto di più.
Visiterete il tratto più bello della costa di Lipari con la
fantastica grotta degli innamorati, sosterete alla grotta degli angeli di
fronte alla spiaggia di Vinci e godrete dello spettacolare tramonto
ai faraglioni sulle note di canzoni
siciliane, accompagnati dalla dolcezza della malvasia, il nettare degli Dei di
produzione locale.
Io andavo per il sentiero, tu
venivi per esso,
il
mio amore cadde tra le tue braccia,
il
tuo amore tremò nelle mie.
Da
allora il mio cielo di notte ebbe stelle
e
per raccoglierle la tua vita si fece fiume…
Neruda
Una gita del tutto nuova e unica che nasce dall’idea di riscoprire un
tratto di costa Liparota poco battuta ma dal valore
inestimabile.
Ci lasceremo dapprima incantare dalle acque turchine della spiaggia
della pomice, luogo dove è decisamente impossibile non fermarsi ad ammirare il
colore cristallino del fondale del mare, per proseguire poi dopo un bagno alla Spiaggia del Gabbiano, con la scoperta del
piccolo borgo di Acquacalda, tranquillo e poco frequentato, perfetto per chi
cerca pace e tranquillità.
Qui potrete rilassarvi immersi nel silenzio, godervi una passeggiata e
un aperitivo di fronte a un tramonto mozzafiato tra i più belli
dell’arcipelago.
Vulcano, chiamato un tempo Therasia, la terra del fuoco, rivela fin da
subito tutta la sua energia di vulcano attivo, con l’esuberanza di essere il
più giovane dell’arcipelago, si erge imponente sul mare ad indicare tutta la
sua forza e maestosità.
Già solo avvicinandoti in
prossimità del porto rimarrai stupito da tanta grandiosità e bellezza e l’odore acre di zolfo nell’aria e le
vicine fumarole ti ricorderanno quanto questo vulcano abbia ancora voglia di
farsi sentire.
A pochi passi dal porto, a levante,
troverete il laghetto naturale dei fanghi termali noti fin dall’epoca romana
per le qualità curative nelle patologie reumatiche e dermatologiche, la spiaggia delle Acque Calde Sulfuree e
la Spiaggia delle Sabbie Nere così
chiamata per il colore derivato dall’origine vulcaniche. Rimanere immersi nell’acqua calda è
un’esperienza unica e rigenerante.
E poi la valle dei mostri con le
stravaganti rocce, un tuffo nella famosissima Piscina naturale di Venere, la
grotta del Cavallo, la sirenetta che per aver tradito è stata abbandonata dal
proprio amore su uno scoglio in balia delle tempeste eoliane, e tante altre meraviglie da non
perdere.
E infine come farsi mancare un
pranzo tipicamente eoliano a base di schiacciata e prodotti freschi locali? Allora la sosta a
gelso, nella piccola caletta di sabbia,
all’ombra di una pineta è quello che fa per voi.
Panarea,
l’isola più chic, dove il fascino e l’eleganza fanno da padroni.
Dopo essere stati immersi nelle acque di rara bellezza della Baia di Calajunco, visiterete il paese di San
Pietro, dove vivrete un’esperienza indimenticabile nel passeggiare per le
raffinate viuzze tra casette bianche e azzurre contornate da bouganville, magari sorseggiando una
gustosissima granita. In cima al paese troverete una terrazza panoramica con
una magnifica vista sugli isolotti che fanno da cornice all’isola: Basiluzzo, Dattilo, Bottaro, Lisca Bianca e Lisca Nera.
Tornati a bordo, costeggeremo l’isolotto di Basiluzzo e ci dirigeremo alla volta di
Stromboli
Stromboli, chiamato «Iddu»
dai suoi abitanti, appare come un gigante nero dalla maestosa potenza che si
staglia a picco sul mare. E’ uno dei vulcani più attivi del mondo e con
le sue esplosioni ogni giorno ci affascina e ci incute timore allo stesso
tempo.
Se l’attività vulcanica ci garantirà la sicurezza necessaria vi
fermerete a visitare il paese di San
Vincenzo, perdendovi in una meravigliosa passeggiata tra casette in
tipico stile eoliano e piccoli negozi, salendo fino
alla chiesa e alla terrazza panoramica per godere di una vista davvero sorprendente. Vi attende poi un po'
di relax sulle bellissime spiagge di sabbia nera vulcanica accompagnati solo
dal rumore del mare.
Ripartiti, ammireremo il tramonto con l’isolotto di Strombolicchio sullo sfondo, per vivere ancora
una volta un’emozione unica e indimenticabile. All’imbrunire arriveremo sotto
la Sciara del Fuoco dove potrete assistere allo spettacolo davvero unico delle
eruzioni vulcaniche. .
Costeggeremo la zona di Capo Graziano , il villaggio preistorico
dell’isola di Filicudi e proseguendo
faremo visita all’incantevole Grotta del Bue Marino, così chiamata
perché forse nell’antichità vi trovava rifugio la foca monaca. Ripresa la
navigazione per il momento lasceremo Filicudi per dirigerci al porticciolo di
Alicudi, e scoprire quest’isola così
lontana, così incontaminata e per questo tanto affascinante.
Alicudi, chiamata nell’antichità Ericusa,
per la ricca presenza di erica, è un’ isola ancora libera dal turismo di massa
e rappresenta tutt’oggi un paradiso vergine tutto da scoprire. Il paesaggio è dominato da
terrazzamenti con muri a secco, scalinate tra eriche, fichi d’india, capperi e
mulattiere scoscese percorribili solo tramite uno dei tanti graziosi
asinelli, simbolo dell’isola e chiamato dagli abitanti “‘U SCICCAREDDU“.
Passate attraverso il Perciato,
la roccia bucata ad arco, per arrivare alla spiaggia, tipicamente ricoperta di
bellissimi ciotoli levigati; e perché no,
assaggiate un buon piatto di pasta ai cucunci,
prodotti tipicamente sull’isola. Non ve lo dimenticherete!
Rientrati a bordo punteremo verso la costa Nord-Ovest di Filicudi dove
potrete ammirare il faraglione della Canna, una roccia alta circa 70 metri,
luogo di rifugio per i falchi del Madagascar, lo scoglio di Montenassari e lo scoglio del Giafante, a ricordare il piede di un
elefante.
Durante la sosta al paese di Filicudi
potrete ammirare come questa sia l’isola più selvaggia dell’arcipelago,
dove una folta vegetazione di felci (da qui il nome “Phenicusa”) , capperi, vigneti, ginestre,
ulivi, carrubi e caratteristiche rocce rosse, dominano il
paesaggio.
Costeggeremo la zona di Capo Graziano , il villaggio preistorico
dell’isola di Filicudi e proseguendo
faremo visita all’incantevole Grotta del Bue Marino, così chiamata
perché forse nell’antichità vi trovava rifugio la foca monaca. Ripresa la
navigazione per il momento lasceremo Filicudi per dirigerci al porticciolo di
Alicudi, e scoprire quest’isola così
lontana, così incontaminata e per questo tanto affascinante.
Alicudi, chiamata nell’antichità Ericusa,
per la ricca presenza di erica, è un’ isola ancora libera dal turismo di massa
e rappresenta tutt’oggi un paradiso vergine tutto da scoprire. Il paesaggio è dominato da
terrazzamenti con muri a secco, scalinate tra eriche, fichi d’india, capperi e
mulattiere scoscese percorribili solo tramite uno dei tanti graziosi
asinelli, simbolo dell’isola e chiamato dagli abitanti “‘U SCICCAREDDU“.
Passate attraverso il Perciato,
la roccia bucata ad arco, per arrivare alla spiaggia, tipicamente ricoperta di
bellissimi ciotoli levigati; e perché no,
assaggiate un buon piatto di pasta ai cucunci,
prodotti tipicamente sull’isola. Non ve lo dimenticherete!
Rientrati a bordo punteremo verso la costa Nord-Ovest di Filicudi dove
potrete ammirare il faraglione della Canna, una roccia alta circa 70 metri,
luogo di rifugio per i falchi del Madagascar, lo scoglio di Montenassari e lo scoglio del Giafante, a ricordare il piede di un
elefante.
Durante la sosta al paese di Filicudi
potrete ammirare come questa sia l’isola più selvaggia dell’arcipelago,
dove una folta vegetazione di felci (da qui il nome “Phenicusa”) , capperi, vigneti, ginestre,
ulivi, carrubi e caratteristiche rocce rosse, dominano il
paesaggio.